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Frammenti del gruppo marmoreo dell'Annunciazione

Il felice ritrovamento della Madonna della Sciara non aveva spento il desiderio di ritrovare le altre due meravigliose opere attribuite ad Antonello Gagini o bottega (1523/25?) che erano il cuore del primo Santuario,  vantavano documentati e vani tentativi di riproduzione (Duomo di Acireale…) ed alla di cui devotissima memoria era stato dedicato il nuovo sito abitativo di Massa Annunziata, dove una grande tela attribuita a Giacinto Platania ancora ne conserva la memoria.
Un sogno aveva incoraggiato il signor Carmelo Torre da Nicolosi a intraprende lo scavo di una lunga galleria,  oggi sotto la spianata, lavoro poi interrotto dietro riserve espresse dal Beato Card. Dusmet, Arcivescovo di Catania, perché prolungatosi oltremisura, ma senza alcun risultato.
Nel gennaio 1955, il signor Di Mauro Salvatore da Barriera di Catania ottenne dal rettore, don Filippo Consoli, di potervi raccogliere la ghiara, per poi rivenderla come materiale da costruzione nei paesi vicini.
Il giorno 26 scavando, si imbatté nella testa dell’Annunziata e il 28 in quella dell’Angelo Gabriele e nei frammenti ora esposti dentro questa teca dopo il restauro eseguito su commissione del Santuario e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Catania. Questi volti che evocano un ascolto e un dialogo profondi diventano anche un richiamo all’importanza del cammino sinodale che la Chiesa sta vivendo.

ACCOGLI LA PAROLA
“Ti basta la mia grazia; la forza, infatti, si manifesta pienamente nella debolezza” (v. 2 Cor 12,1-10).  

RIFLETTI…

PREGA COSÌ
Signore, il peccato riduce in frammenti quell’unità interiore che tu hai voluto per me; ma la bellezza della tua opera vuole manifestarsi nella mia fragilità, come nella verginità di Maria che tu hai reso feconda.