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I RAGAZZI DELL’ORATORIO “CARLO ACUTIS” DA MOMPILERI A ROMA PER IL GIUBILEO DEGLI ADOLESCENTI …

I RAGAZZI DELL’ORATORIO “CARLO ACUTIS” DA MOMPILERI A ROMA PER IL GIUBILEO DEGLI ADOLESCENTI
 
Non dimenticheremo mai questi giorni meravigliosi di fede e di fraternità!
Alla notizia che il Santo Padre Francesco avrebbe canonizzato il nostro Patrono Carlo in occasione del Giubileo degli adolescenti, non ci avevamo pensato due volte e avevamo, in quattro e quattrotto, messo in piedi l’organizzazione per partire.
Sappiamo bene, poi, come sono andate le cose con il transito di Papa Francesco…
Il nostro pellegrinaggio é stato comunque molto intenso, fitto di appuntamenti e con grande clima di fraternità e di fede.
 
PRIMO GIORNO – Giovedì 24 aprile
NETTUNO
Siamo partiti mercoledì 24 notte e da subito abbiamo deciso, tutti insieme, una variante al percorso previsto: “Sabato si va da Carlo, da Francesco e da Chiara, ad Assisi!”.
Prima tappa di questo giorno é stata la masseria di Le Ferriere, il luogo dove la piccola Santa Maria Goretti venne colpita a morte dal giovane Alessandro Serenelli perché nel nome di Gesù aveva resistito ai suoi desideri sessuali.
Raggiunta poi Anzio, abbiamo preso le nostre stanze, pranzato e riposato. Nel pomeriggio abbiamo celebrato l’Eucarestia nel Santuario di S. Maria delle Grazie a Nettuno, proprio sull’altare della cripta che custodisce le reliquie della piccola Marietta. Subito dopo: una lunga passeggiata in riva al mare con passaggio dentro l’antico centro storico di Nettuno, per concludere presso la “Tenda del Perdono”, la stanza di ospedale dove la piccola Santa morì, perdonando Alessandro; un perdono che lo trasformò nel profondo.
Ritornati ad Anzio, una visitina alla spiaggia, cena, preghiere serali e presto a letto.
 
SECONDO GIORNO – Venerdì 25 aprile
ROMA
Sveglia alle 4,30, colazione e partenza.
Giunti a Roma si visita a Santa Maria Maggiore. Ci spostiamo quindi al Laterano dove rinnoviamo le promesse battesimali presso il Battistero; una piccola sosta e subito ci mettiamo in fila per San Giovanni in Laterano e la Scala Santa. Usciti abbiamo la gioia di incontrare e intrattenerci un poco col nostro Vescovo Luigi che guida il Pellegrinaggio Diocesano. Si pranza al sacco dietro il monumento di San Francesco e si Raggiunge piazza di Spagna per una lunga passeggiata verso il Pantheon, S. Ignazio, S. Maria sopra Minerva, piazza Venezia, il Vittorano o Altare della Patria, i Fori Imperiali fino al Colosseo. Ci spostiamo a San Paolo ma c’è una calca di migliaia di ragazzi in attesa e andiamo via. Si torna ad Anzio per i momenti serali ed a letto presto!
 
TERZO GIORNO – 26 aprile – ASSISI
Sveglia alle ore 3,30, colazione e via… La notte continua in pullman.
Giunti ad Assisi si corre pieni di emozione verso Carlo e si canta il nostro inno per lui. Il cuore é in gola per l’emozione! Siamo li, davanti alle spoglie di un ragazzo di Dio che stiamo scoprendo ogni giorno di più.
La sosta é breve ma intensa. E ora da Chiara! Tutti in ginocchio come Francesco davanti al Crocifisso che lo inviò alla Chiesa e al mondo.
Ci si sposta a San Rufino e si resta muti e commossi davanti al cuore di Carlo li esposto. Si scende alla Casa natale di Francesco e poi nella Basilica Papale: la tomba di Francesco e l’arte: Martini, Cimabue, Giotto…
Pranzo a S. Maria degli Angeli e visita alla Porziuncola con tutte le sue pertinenze. Si riparte e il pullman concilia il sonno.
Ad Anzio il mare aspetta e così la cena… Poi la Messa prefestiva (non si sa mai se domani di dovesse essere troppo distanti dalla piazza S. Pietro). É l’ora di preparare le valigie e andare a letto.
 
QUARTO GIORNO – 27 aprile – Vaticano
Ore 4,30 partenza. Già all’uscita dalla Metro ci troviamo come trascinati da un fiume di ragazzi che vanno verso l’accesso a Via della Conciliazione tra un dispiegamento di forze dell’ordine imponente e rassicurante.
Pian piano arriviamo in piazza e poi… non sappiamo ancora come, ci ritroviamo a fianco dell’altare sul sagrato di San Pietro, in linea con la Porta Santa.
La celebrazione ha un tono di solennità Pasquale ma anche di ricordo orante per Papa Francesco. Vediamo davanti a noi i Cardinali e pensiamo che forse é tra loro il prossimo successore di Pietro…
Termina la celebrazione e… non crediamo ai nostri occhi, possiamo accedere alla Porta Santa ed alla Basilica ancora quasi vuota. Ormai lo stupore e la gioia si sono impadroniti di noi mentre raggiungiamo la Metro e poi il pullman per ritornare a Catania.
Lungo la strada: un intenso momento di verifica e di risonanze che lasciano venire fuori lo stato d’animo che abbiamo dentro.
Siamo veramente felici!