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…..Quella di domenica 6 agosto 2023

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Santuario Mompileri – Massannunziata (Mascalucia)
 
Quella di domenica 6 agosto 2023 é una data che rimarrà impressa nella memoria della comunità cristiana mascaluciese.
In occasione del Giubileo Mariano Mompilerino, indetto per commemorare i 100 anni di riconoscimento ufficiale del carisma di Santuario, il momento pomeridiano dell’annuale festa del patrocinio di San Vito ha riguardato la frazione di Massa Annunziata/Mompileri.
Con un imponente dispiegamento di forze e con meticolosi accorgimenti logistici il simulacro e le reliquie del giovane patrono sono stati portati al Santuario Mariano Arcidiocesano presso quello che, dal 1840 costituisce il lembo più a nord del territorio comunale con una popolazione pari ad un terzo di quella dell’intero paese.
Tale proposta era stata avanzata già da diversi anni dal rettore del Santuario Mompilerino e parroco di Massa Annunziata, meditata insieme al parroco della Parrocchia di San Vito e gradualmente accolta dai valenti e fervorosi membri del Comitato festeggiamenti patronali.
Durante una riunione tra il clero cittadino e il comitato festeggiamenti si é pattuito anche di vivere un primo momento in maggio con i ragazzi delle tre parrocchie attorno a Maria e Vito, veri discepoli di Gesù. L’evento é stato celebrato sabato 13 maggio; le condizioni atmosferiche hanno impedito di celebrare il previsto pellegrinaggio a piedi da Massa Annunziata, ma questo momento é stato vissuto nel nuovo Santuario di Mompileri gremito di ragazzi, genitori e catechisti.
L’Arcivescovo ha voluto presiedere la celebrazione eucaristica concelebrata dai tre parroci e offrendo preziosi stimoli di riflessione a ragazzi e genitori. L’evento ha avuto anche una colonna sonora: il bellissimo e festoso inno “Noi con Vito e con Maria” composto dal carissimo Paolo Restuccia.
Tornando a quanto accaduto domenica scorsa, non possiamo sintetizzare l’emozione vissuta nel vedere arrivare il simulacro preceduto da un lungo corteo di automobili e moto di Carabinieri, Vigili urbani, Protezione Civile (é l’occasione per ringraziarli tutti ancora una volta insieme con Croce Rossa e Misericordia). Sulle automobili il signor Sindaco, Arch. Vincenzo Magra e le autorità civili e militari di Mascalucia, tanti volontari… tutti ugualmente emozionati!
Il segno del mezzo scelto per il trasporto non ha lasciato indifferente nessuno ed ha certamente suscitato sorpresa. In molti hanno colto subito il valore di tutto questo. Se si pensa al valore di quanto la Protezione Civile e le altre associazioni di volontariato fanno in diversi momenti di bisogno dei singoli, della popolazione, spesso di vera e propria emergenza (ne abbiamo avute di recenti e molto gravi) allora non si può che gioire che il simulacro e le reliquie del Patrono vi siano stati trasportati e con così tante premure e venerazione. Non sono intervenuto nella pianificazione di questo momento, ma io neanche avrei coperto con la stoffa la gru che fa parte del mezzo, perché l’impegno dell’uomo per il bene dei suoi simili e del creato é una cosa santa, Dio lo benedice e va mostrato come lampada sul lucerniere.
Cari amici, in più parti del mondo sono in corso delle guerre e i mezzi degli uomini vengono utilizzati per distruggere e uccidere; é così bello dare onore ad un mezzo e ad una realtà che “protegge”. La bellezza artistica del fercolo, testimone di una devozione antica e sempre presente, per una volta, per logiche ragioni, ha ceduto il passo ad un’altra bellezza e mi sento di dire, confortato dal sentire di molti, ben venga questa capacità di vivere momenti straordinari che non mortificando la tradizione ma la confermano e rivelano la capacità di un fatto plurisecolare di rapportarsi col tempo presente accogliendone le esigenze, i mezzi ed i linguaggi. La fede non ci astrae dal mondo altrimenti é altro mascherato di fede e diventa ideologismo. L’ideologismo é pericoloso come la mafia, e anche di più perché maschera di buoni principi il proprio egoismo e lo fa diventare un’imposizione per gli altri…anche violenta.
I linguaggi e i mezzi perché si realizzi il bene sono diversi e ciascuno non può seguirli tutti, non può averne le forze. L’importante sarebbe che tra quanti fanno del bene, pur se in modo diverso, ci fossero alleanze e non contrapposizioni, prepotenza… Abbiamo gioito nel vedere uno dei tanti mezzi che durante l’anno vengono impiegati per il bene della gente, impiegato per portare il segno che richiama San Vito, il protettore di Mascalucia… Grazie a chi lo ha pensato, grazie a chi lo ha permesso!
Varcato l’ingresso, i tanti fedeli che già avevano raggiunto il santuario, increduli e commossi, accoglievano il simulacro con lo sventolio dei fazzoletti bianchi. Il comitato si era assicurato che fossero presenti anche elementi della tradizione come il bel corpo bandistico.
All’ingresso in chiesa le esclamazioni di gioia vincevano sul fragore dello “scampanio” a festa. Allora si é verificato un incontro di storia, di arte e di fede con l’accostamento di tre opere bellissime per fattezze, per le vicende che le hanno caratterizzate, per ciò che rappresentano, per ciò che la loro vista richiama a tanti cuori… Sono stati cantati gli inni mentre il Rettore del Santuario incensava il simulacro di San Vito e don Paolo Malatesta compiva lo stesso gesto verso quello della Madonna della Sciara.
Veniva dato un primo saluto dal parroco di San Vito con tanti ringraziamenti.
Nel frattempo ci raggiungeva il vescovo di Nicosia, l’adranita Mons. Giuseppe Schillaci che ci rivolgeva un primo saluto.
Con don Paolo Riccioli, con padre Agapitus, passionista e con i diaconi don Angelo Maugeri e don Francesco Leto, assistiti dalla Comunità Fraternità Nostra Signora della Sciara si dava inizio alla solenne concelebrazione dell’Eucaristia animata dai cori delle parrocchie del centro cittadino.
Nel saluto iniziale il Rettore ha sottolineato come fosse la prima volta che il simulacro di San Vito raggiungeva Massa Annunziata da quando nel 1840, il piccolo comunello è stato aggregato al comune di Mascalucia. Tra l’altro, il Rettore ha indicato alla folta assemblea (oltre 800 fedeli) la lapide in pietra lavica che verrà presto collocata presso l’ingresso principale all’area sacra che da quel giorno ha assunto la denominazione di “Porta San Vito”.
Così recita la dicitura:

“PORTA SAN VITO
a perpetua memoria della pellegrinaggio della comunità mascaluciese con il simulacro del Patrono.
6 agosto 2023
Giubileo Mariano Mompilerino”.

Le immagini non potranno mai dire il clima di quella sera; l’omelia del Vescovo Giuseppe ha fortemente invitato a centrare sul nostro profondo bisogno di parola di Dio…la preghiera é stata intensa.
Al termine della celebrazione si é snodata la processione fiaccolata verso il Santuario dove il simulacro del piccolo Vito é stato riportato accanto a quello della madre.
Don Paolo Riccioli, parroco della Chiesa Madre e Vicario Foraneo, ha quindi guidato la recita della preghiera di affidamento a Maria ed ha Vito ed il Vescovo ha concluso con la solenne benedizione.
Riportato il simulacro sull’imponente mezzo di trasporto, ha avuto inizio il lento cammino verso il centro cittadino con soste e accoglienza presso la chiesa di Massa Annunziata, il Santuario dei Padri passionisti e la Chiesa Madre da dove il simulacro é stato riportato a spalla per la fase conclusiva.
Grazie all’Arcivescovo per aver permesso questa iniziativa, all’amministrazione comunale, alle autorità civili e militari con l’intera tenenza dei Carabinieri e il comando dei Vigili urbani. a don Paolo Malatesta ed hai sacerdoti del paese, al comitato festeggiamenti con il carissimo Antonio Torrisi, a Protezione civile, Croce Rossa e Misericordia, ai cori delle Parrocchie di Mascalucia, alla comunità Fraternità Nostra Signora della Sciara, a Mascalucia DOC alle comunita parrocchiali ed a tutti coloro che hanno collaborato.
“Il giusto fiorirà come palma”, il bene seminato germoglierà…
Pace e gioia
Turnista giubilare